L'idea parte da lontano. Nessuno vuole una cava sottocasa, ma tutti vogliamo una casa. Nessuno vuole una discarica sottocasa ma tutti produciamo rifiuti. Una montagna viene sventrata per cavare pietra da cemento. Una cava abbandonata viene riempita con materiali provenienti dagli scavi dei cantieri edili. Tra queste due azioni si insinua il paradosso: la cava abbandonata diventa un ambiente unico sia in termini naturalistici che sociali. Tra questi due momenti, ben inseriti in una logica produttiva, lo spazio vive e acquisisce valore aggiunto. Un luogo improbabile, uno scarto, diviene materia prima, laboratorio di nuove esperienze lontane dalle logiche produttivistiche. La natura e le attività "socialmente inutili" colonizzano e danno un senso a questo vuoto, vivendolo. Il luogo acquisisce un'anima ed è soggetto ed oggetto di infinite storie. Prima che tutto scompaia ed il "vuoto" venga colmato, desideriamo cogliere e raccontare anche solo brandelli di storia impigliatisi nella maglia del tempo e che presto saranno persi irrimediabilmente. Allenarsi! E' un'esortazione che trascende la sfera sportiva e permea ogni frammento vissuto. Allenarsi! Essere sempre pronti ad ascoltare e raccontare.
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