mercoledì 26 dicembre 2018

#leciclabili - Orizzontale


L'altro giorno pedalavo inquieto in un mondo orizzontale. 
Mi mancavano punti di riferimento verticali a cui agganciare lo sguardo, su cui misurare le distanze percorse. 
Seguivo la corrente del canale ed era impossibile perdere la strada ma la sensazione di un vagare senza direzione era forte. 
Sono abituato ai monti, ad alzare ed abbassare lo sguardo per seguire la linea dell'orizzonte. 
Qui, nella bassa pianura lombarda, tutto è orizzontale e lo scorrere del tempo ha un'altra consistenza, più simile al gorgogliare sommesso delle acque della Muzza che allo spumeggiare rumoroso di un torrente alpino. 
Mentre pedalo, qui, non mi posso distrarre scalando con lo sguardo la cima di un monte o cercando di ricordarmi il nome di quella cima o quel colle. 
Qui, nel mondo orizzontale, non mi resta che perdermi tra i pensieri, senza fretta, per essere poi scosso da un sussulto nello scorgere la verticale geometria di una piantagione di pioppi. 
E quando ci arrivo vicino, allora si che posso alzare lo sguardo.

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