È passata una settimana dalla due giorni che ho vissuto al Melloblocco e le buone vibrazioni provate continuano a farmi compagnia. La magia dell’evento è certamente legata al luogo, alla perfetta organizzazione e alla grande e consapevole partecipazione di tutti i “sassisti” e non. Ma una cosa è certa, senza nulla togliere a tutti quanti, se non ci fosse stata la scintilla iniziale, la grande passione e la costante dedizione di una persona in particolare tutto ciò non sarebbe possibile. Quattro anni fa mi sono ritrovato a scrivere un articolo sul Qualido e su Simone Pedeferri e alla fine anche di Melloblocco si era parlato. Sono andato a riprendere gli appunti di quel giorno passato con Simone e le sue mani che srotolano e mi mostrano il disegno originale della decima edizione del Melloblocco sono ancora vivide nella memoria. E chissà quali altri blocchi scoprirà per la prossima edizione, con quali sorprese ci stupirà.
“Le mani di Simone si muovono nell’aria con decisione ed
eleganza, gesti rapidi e precisi scanditi da pause e accelerazioni, si
alternano in una danza sinuosa e imprevedibile. A volte sembra plasmino l’aria
come fosse materia, altre volte che accarezzino una tela, oppure che stiano
stendendo strati di colore. Le osservo, si fermano a mezz’aria, mentre le dita
si muovono come stessero sfiorando la pietra, sino a quando, trovata la giusta
posizione, si stringono attorno a piccoli appigli fatti di cielo, da cui
iniziare la scalata.
… Simone prende dei giganteschi rotoli di carta e li distende
sul pavimento, li guarda soddisfatto. Da una certa distanza risalta evidente la
figura di un uomo, ma quando mi avvicino comprendo che quell’uomo non è altro
che la geografia della Valmasino, compresa la Valle dei Bagni e la Val di
Mello. Mi chino ancora di più e non finisco di sorprendermi nel cogliere i
dettagli e di vedere disegnati uno ad uno i massi granitici che realmente si
trovano nella valle, con le loro forme esatte e le linee tracciate sulle loro
piccole pareti. “Questo è il disegno originale che ho fatto per l’ultimo MelloBlocco – dice soddisfatto Simone – la manifestazione che organizziamo ormai
da 10 anni e che porta nella valle migliaia di persone, un’esperienza unica nel
suo genere.” Poi, mentre mi indica i dettagli del disegno, le sue
parole diventano una musica di sottofondo e mi perdo nel guardare le mani di
Simone che si muovono sul disegno come se stesse dipingendo, come se stesse
arrampicando.”
#melloblocco #simonepedeferri
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