giovedì 6 luglio 2017

11 #CORRERE - D'acqua e di fuoco.

Canarie. Isole nate dal fuoco. Montagne che bucano le acque dell'oceano. Vulcani, esplosioni, magna, colate di lava, nubi di ceneri. Strato dopo strato, prendono forma e costruiscono nuove geografie. Luoghi da sperimentare, da esplorare e da conoscere​. 
Correre è un modo diverso per esplorare e conoscere. Correre è il piacere di immergersi nella natura primordiale. Correre soli, con il proprio corpo e la propria mente. Correre per riemergerne inquieti e con prospettive nuove.
A Lanzarote nemmeno 300 anni fa si è consumata l'ultima grande eruzione. Il paesaggio è spoglio, essenziale: nessun bosco, poca vegetazione, il profilo di vulcani antichi e recenti a disegnare l'orizzonte.
E osservo questo angolo di mondo fatto di fuoco e di acqua. Il vento, teso e costante degli alisei, che tutto scompiglia. Il fragore delle onde che si schiuma contro scogliere basaltiche. Le nubi che corrono, avvolgono, si ammassano e si dissolvono. Lame di luce che vengono e vanno, colori che si accendono e spengono. E la caparbia presenza dell'uomo che si adatta, che prende e modella, che crea e inventa, che si ritaglia i suoi spazi per vivere, con arte, con perseveranza.
E corro in questo fazzoletto di terra.
Correre sul bordo del cratere della Caldera Blanca, felice per il semplice fatto che un luogo così esista e io sia lì a godermelo con il mio girotondo.
Correre lungo la costa di Famara, sotto le sferzate del vento, con la pelle incrostata di salsedine e sabbia, e giungere in un villaggio senza un negozio, senza un bar, con le strade di ghiaia, e vedere dei ragazzini che escono di casa vestiti con una muta e con la tavola da surf sottobraccio, attraversare la strada ed entrare in acqua per cavalcare onde sotto un cielo inquietante.
Correre nel deserto delle lave di Timanfaya dove il nero domina e tutto assorbe, dove la solitudine mi sembra di toccarla e l'oceano con prepotenza vuole riprendersi uno spazio​ che era suo.
Correre nel sole, sull'orlo di scogliere vulcaniche antiche, con il gran caldo che prosciuga e brucia la pelle, e il desiderio di farmi una nuotata nell'acqua turchese delle cale sabbiose della riserva naturale del Papagayo.
E corro in questo angolo di mondo fatto di acqua e di fuoco.























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Orobie Ultra Trail

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