giovedì 1 marzo 2018

#perdersinmountainbike - Way Back Home


Ognuno ha la sua via per tornare a casa. Way Back Home è il titolo di un video prodotto nel 2010, una storia a pedali condensata in sette minuti e quarantadue secondi dal bravo filmmaker Dave Sowerb. Un racconto per immagini in cui Danny MacAskill interpreta a modo suo con gioia, genialità e talento la strada che da Edimburgo lo riporta a casa, sull’isola di Skye, attraversando la sua terra: la Scozia. Ogni volta che lo riguardo, resto sempre ammirato di cosa sa fare sui pedali, cose per me inimmaginabili, e ogni volta vedere Danny e la sua bicicletta che volteggiano nei paesaggi scozzesi mi mette addosso un sacco di allegria e una gran voglia di pedalare e attraversare i luoghi del mio vivere quotidiano. Ed eccomi qui a pedalare, semplicemente pedalare (le evoluzioni le lascio a chi le sa fare) tra la mia Edimburgo, ovvero Milano, e la mia Isle of Skye, un borgo antico perso tra i primi rilievi della Valle Seriana. Ormai ci ho preso gusto e quando capita da Milano rientro a Bergamo e in valle pedalando, ovviamente a modo mio, alla ricerca della mia Way Back Home. Pedalare in A4 non è consentito dal codice della strada, sarebbe stata la via più breve ma al casello non mi hanno fatto passare. Pedalare lungo le strade statali e provinciali mi sembrava un’idea di merda, rischiavo di fare il birillo in una pista da bowling, dove a prendere la mira c’è sempre uno squadrone di professionisti seri e preparati dietro i loro volanti, quindi meglio evitare. Allora ho messo insieme i pezzi di ciò che conoscevo e ho scoperto che posso tornare a casa pedalando pacificamente lungo una rete ciclabile che c’è ma non si vede, percorsi tutti da scoprire e piano piano ricucire. Ecco! La mia Way Back Home prende forma e ogni volta cambia di qualche sfumatura, ogni volta diventa un poco più lunga, perché lungo la mia strada voglio pedalare tra le cose belle della mia terra. La grande michetta con il Duomo e i suoi grattacieli nuovi fiammanti. Le vie d’acqua, volute dalle Signorie milanesi, che si aprono a raggera verso i grandi fiumi, dove per secoli barconi carichi di mercanzie ne hanno solcato le placide acque. La valle dell’Adda, luogo delle mie scorribande giovanili, alla ricerca dei fantasmi leonardeschi e delle meraviglie di un’archeologia industriale ancora viva. L’attraversamento dell’Isola Bergamasca, navigando a vista nei luoghi magici della mia terra natale, in bilico tra la leggenda e la storia di Re Longobardi, del Barbarossa e delle truppe di Lanzichenecchi, di monaci Clunyacensi e di Santi antichi e contemporanei. L’agro di Almenno con i gioielli del Romanico e la Valle del Brembo con il Ponte di Briolo che resiste agli insulti del traffico, attraversando i secoli. I Colli di Bergamo i cui profili emergono dalla pianura e le Mura Venete ad abbracciare Città Alta. Infine finalmente, dopo oltre novanta chilometri, eccomi sulle sponde del Serio, a seguire brevemente la mia ciclabile per poi abbandonarla e risalire tra i boschi della valle della Nesa sino alla “casa sul confine della sera”, arrivando al termine della mia Way Back Home. E qui ogni volta mi fermo, ripongo la bici in cantina e con il pensiero sono già pronto a cogliere la prossima occasione, per ripercorre la mia strada verso casa.
Ma che c’entro tutto questo con Danny MacAskill? Mica li so fare, io, i suoi giochetti. Però mi diverto tanto quanto e i sui video scanzonati mi ha regalano ogni volta un sacco di sorrisi e qualche ispirazione. Guardateli e poi prendete la vostra bicicletta, uscite fuori e cercate la vostra strada verso casa.
Che buona sia la strada e sono certo che ognuno troverà la sua Way Back Home.

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