domenica 29 giugno 2014

#8 UN'IMMAGINE DICE PIU' DI MILLE PAROLE

- Giovedì 26 giugno - ore 08:33:10 – Zù – Lago d’Iseo -


La bellezza. Ieri, nella notte, sino alle prime ore del giorno un cielo cupo e gonfio di nubi ha riversato tutta l’acqua raccolta nel suo viaggiare e che ormai non riusciva più a trattenere. Un muro d’acqua ha avvolto le montagne di casa. Milioni di gocce esplodono al suolo senza cessare un istante. Lame d’acqua corrono ovunque, non solo nei greti dei torrenti ma anche nei prati e lungo le strade.  M’impressiona tutta quest’acqua che scorre e travolge, e chi mi ritrovo in luoghi inimmaginabili. È ovunque e ovunque lascia il segno del suo passaggio: smottamenti, colate di fango, erosioni, piccoli crolli e allagamenti. Per fortuna, questa volta, nulla di grave è accaduto ed è stato tutto un correre, un verificare, un cercare di comprenderne le dinamiche, valutare i danni e capire come porre rimedio ove possibile. Oggi le nuvole giocano con il sole e mi ritrovo dove la montagna si tuffa nel lago. Cumuli di ghiaia e terra sono presenti ovunque, ad intasare ponti e ostruire strade. Un piccolo escavatore è già all’opera. Qui, ieri, l’acqua era in ogni dove, sulla strada, nel cortile, nella casa e dal giardino, scavalcando il muretto, scivolava nel lago. Osservo. Mi volto ed eccola, al primo momento non la colgo. Ritorno con lo sguardo sugli edifici, sulle acque rabbiose del torrente che, torbide, si gettano nel lago, sputate da un corridoio stretto tra due alti muri in cemento. Osservo e cerco di capire come è potuto accadere. Qualcosa mi sfugge, ma no si tratta dell’acqua, presto comprendo. La bellezza del mondo è lì alle mie spalle indifferente alle nostre vite, al nostro miope pasticciare sulla terra, ai nostri errori e ai nostri drammi. Lei non ha alcuna colpa e sempre si dona al nostro sguardo. La osservo.

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