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venerdì 18 febbraio 2022

#labiciclettaeilbadile - e il rastrello



Se American Gothic di Grant Wood era la copertina perfetta per l'antologia di Spoon River di Edgar Lee Master, questa poteva essere la locandina perfetta per il film "La bicicletta e il Badile", ma poi con la produzione - Produzioni Alberto Valtellina - faticavamo, più di quanto avessimo faticato durante l'avvicinamento alla parete, a dare un senso al rastrello. È difficile, ma non impossibile, narrare per immagini la storia di quel rastrello che mai aveva visto una bicicletta. Allora ci siamo concentrati sul badile e, al termine della giornata, la notte ci ha regalato lo scatto per la copertina, un imponente Badile avvolto nell'oscurità. Ci ha convinto. E questa non sarà mai la locandina del film, ma apre su futuri ed interessanti progetti che riguardano il rastrello.

Grazie comunque a Carlo Valtellina
o Alberto Valtellina per la bellissima foto che coglie il senso profondo del nostro viaggio.

lunedì 15 ottobre 2018

ALLENARSI! Un ritorno

Grazie Alberto per il ritorno mesto e il montaggino riaggiornato.
Io non ci voglio tornare, mi viene il magone al solo pensiero.
La Cava voglio ricordarla come era e come l'abbiamo raccontata in ALLENARSI!
Ero convinto che potessimo salvarla, ma così non è stato.
Quasi mi commuovo a rivedere Dan, Piera, YuriGiangiRom, Gio, Nico e Sean che scalano in questo luogo, ormai relegato alla memoria.
Un luogo, le sue memorie e le sue storie per sempre cancellati.
Solo le immagini da noi raccolte a tentare di testimoniare la bellezza e la ricchezza di quelle pietre e delle persone che le frequentavano.
Ecco cosa aveva scritto Gio nella nostra chat:

"Quello che mi piaceva di più della cava, oltre all'ambiente insolito e particolare e alle vie certo non tutte stupende (ma a me piacevano tutte) è che non c'era bisogno di mettersi d'accordo, ci andavi e basta. Eri sicuro di trovare sempre qualche socio o qualche forestiero per arrampicare o fare due chiacchiere e se proprio ti andava male c'erano i traversi. Poi in poco spazio c'erano tante vie tutte diverse, vie più facili (mica tante e non proprio semplici) è vie molto difficili, i tiri erano abbastanza corti e anche se c'era pieno riuscivi sempre a scalare. Trovavi sempre qualcuno che ti metteva la corda sul tiro duro o che te lo faceva provare spiegandoti i movimenti. Ma forse eravamo solo noi che eravamo più giovani ." 
Ecco, oggi tutta questa ricchezza non c'è più.

ALLENARSI! Un ritorno

giovedì 20 settembre 2012

ALLENARSI ! - Diario di produzione.6 - C'ERA UNA VOLTA



C’era una volta …
Ogni favola inizia così ed anche la nostra potrebbe tranquillamente avere il medesimo inizio.
E come in ogni favola si parla di un mondo perduto, lontano nello spazio e nel tempo che vive solo nel nostro immaginario, grazie alla nostra fantasia e alla capacità di sognare ad occhi aperti.
Così era la cava nell’inverno 2009.
Prima del crollo, prima del riempimento, prima che si decidesse di riempirla.
Un angolo magico di roccia e neve, acqua e ghiaccio. I camion ed i buldozzer, coperti dalla neve, sembrano mostri addormentati per sempre, ma non è così. A tre anni di distanza tutto e cambiato il luogo è stravolto ma la passione di chi continua a frequentare il ventre di pietra, di chi si ostina a scalare in un luogo senza cielo è immutata. La speranza che la favola abbia un lieto fine, flebile resiste.
Come andrà a finire non lo sapremo, sicuramente resterà la favola ed ogni volta che verrà narrata, tutto tornerà come un tempo.

Venerdì 28 alle 21, vi aspettiamo al MODERNISSIMO di Nembro (Bg)

giovedì 13 settembre 2012

ALLENARSI ! - Diario di produzione.5 - IL DEBUTTO

IL DEBUTTO
Venerdì 28 settembre 2012 ore 21,00 - Nembro, Auditorium Modernissimo
Sabato 6 ottobre 2012 ore 21,00 - Cornalba, 3 Corne Meeting Climbing

Nembro, cava di Trevasco, 24 dicembre 2010. Un enorme blocco di roccia crolla e si schianta all’ingresso di uno dei luoghi storici dell’arrampicata nella provincia di Bergamo. Mentre si accende la disputa sull’opportunità di concedere ancora l’accesso alla “Cava”, si snoda la produzione di Allenarsi!. I registi raccolgono testimonianze, aneddoti, opinioni e fatti, si infilano sotto la Cava, si insinuano in una riunione in Comune, incontrano alcuni alpinisti “nati” in Cava. Un film che è una dichiarazione d’amore per un luogo controverso, strano, difficile, bellissimo e inquietante, un luogo dove allenarsi è un imperativo: Allenarsi!

Un film di Maurizio Panseri e Alberto Valtellina
Una produzione Lab 80 film in collaborazione con Vertical Orme
Con Giovanni Nodari, Giangi Angeloni, Daniele Natali, Yuri Parimbelli, Gianni Comotti, Ennio Spiranelli, Gigi Rota, Antonello Moioli, Mauro Bergamelli, Martino Bergamelli, Romilde Vaccarini, Piera Vitali, Emilio Previtali, Simone Moro, Daniele Previtali, Nicolas Favresse, Olivier Favresse, Sean Villanueva.
Live Music by Nicolas Favresse, Olivier Favresse, Sean Villanueva

Musica del gruppo Bancale.

Scarica il PDF della cartolina

lunedì 10 settembre 2012

ALLENARSI ! - Diario di produzione.4 - IL PARADOSSO



IL PARADOSSO
Ritorno al futuro parte II – frammenti di un dialogo:
Doc: “e ci ritroveremo in un paradosso!”
Marty: “Un paradosso? Intendi una di quelle cose che distruggono l'universo?”
Doc: “Precisamente!”

 

Buio. Esplosione.
Sventrare una montagna con la dinamite, le trivelle e i bulldozer, è di per se deprecabile. Alla fine, la ferita viene abbandonata e non si rimargina. Anzi è, di fatto, un'opportunità ecologica. Nuove condizioni morfologiche e microclimatiche creano una nicchia in un versante omogeneo, nicchia che ospita altre specie vegetali ed animali. Questa soluzione di continuità aumenta la biodiversità del territorio. L'animale ecologicamente più plastico è quello che meglio si adatta ai cambiamenti, tra questi c'è l'uomo. In questi non luoghi, dove il ventre della terra viene inciso, sa cogliere opportunità e bellezza, perché la bellezza sta nell’afferrare lo spirito dei luoghi, guardarli con occhi diversi, da altre angolature.
È opinione comune che una cava sia uno scempio è opinione comune che arrampicare in cava faccia schifo. Noi lanciamo la sfida e vogliamo raccontare lo scempio e lo schifo, senza giudizio, senza morale, sino a quando la ferita non verrà colmata completamente dai nostri stessi rifiuti, richiudendo per sempre il ventre della terra.
Rumore di bulldozer che livellano il materiale scaricato dai camion. Buio.  Cresce il silenzio. Rumore d'acqua di stillicidio nel nero di una grotta.



Perché il paradosso? Perchè è una cocnclusione che appare inaccettabile, perchè sfida un'opinione comune.
"Il termine paradosso deriva dal greco ed e' composto da para (contro) e doxa (opinione). I paradossi sono smagliature di assurdita' nel tessuto della conoscenza: dapprima ci fanno dubitare delle nostre credenze e poi ci spingono a ridefinire i nostri concetti"
(Piergiorgio Odifreddi)

domenica 4 marzo 2012

ALLENARSI ! - Diario di produzione.3

Alberto Valtellina dixit: "Ma quanto deve essere criptico un teaser, e chi deve "teaserare"? E fino a che punto? Deve, per dire, fare spalancare la bocca della sconosciuta? Domande opportune? Ma fino a che punto opportune? Quando oportet viene in ballo?"


Produzione - Lab80film
il teaser in HD

venerdì 17 febbraio 2012

ALLENARSI ! - Diario di produzione.2

LA GRAFICA. Tarantola non poteva essere estraneo a questo progetto e da subito è stato investito dai nostri deliri. E' bello vedere come elabora e riflette attorno alle nostre idee ed è stupefacente leggere le sue righe a commento della proposta grafica che diviene da subito il logo del progetto.

Tarantola dixit: "Sono stato alla cava e il mio ricordo è quello di un posto davvero surreale tra suolo e sottosuolo, paradosso trasformato dalla passione in un non luogo a metà tra il reale ed il sogno. È da questa idea che è nata velocemente e di getto la cosa che vi sottopongo. Suolo e sottosuolo, il cui confine è rappresentato dal lettering del titolo. Sopra, in alto la corda dell’arrampicata che attraversando la scritta passa
nel sottosuolo e diviene radici/rami. Come se la corda, o la vostra azione germogliasse da radici di passione e idea. La corda stessa dell’arrampicata da dove nasce se non dal desiderio di noi bambini di arrampicarsi usando come leva ed aiuto rami o radici che penzolano dalla parete. La scritta dal taglio leggibile, ma fortemente caratterizzata dalle inversioni e da qualche sporcatura è molto caratterizzante e facilmente riconoscibile, ed è ben forte come un inno. Se la cava è considerata uno scempio, lo scempio lo si può rappresentare con il sottosuolo/cosa nascosta/rifiuto, e la rilettura dello scempio attraverso un punto di vista differente come una rinascita e quindi innalzamento attraverso la linea/corda che è la vostra corsa verticale. Queste le ragioni più o meno confuse della proposta."

ALLENARSI ! - Diario di produzione.1

L'idea parte da lontano. Nessuno vuole una cava sottocasa, ma tutti vogliamo una casa. Nessuno vuole una discarica sottocasa ma tutti produciamo rifiuti. Una montagna viene sventrata per cavare pietra da cemento. Una cava abbandonata viene riempita con materiali provenienti dagli scavi dei cantieri edili. Tra queste due azioni si insinua il paradosso: la cava abbandonata diventa un ambiente unico sia in termini naturalistici che sociali. Tra questi due momenti, ben inseriti in una logica produttiva, lo spazio vive e acquisisce valore aggiunto. Un luogo improbabile, uno scarto, diviene materia prima, laboratorio di  nuove esperienze lontane dalle logiche produttivistiche. La natura e le attività "socialmente inutili" colonizzano e danno un senso a questo vuoto, vivendolo. Il luogo acquisisce un'anima ed è soggetto ed oggetto di infinite storie. Prima che tutto scompaia ed il "vuoto" venga colmato, desideriamo cogliere e raccontare anche solo brandelli di storia impigliatisi nella maglia del tempo e che presto saranno persi irrimediabilmente. Allenarsi! E' un'esortazione che trascende la sfera sportiva e permea ogni frammento vissuto. Allenarsi! Essere sempre pronti ad ascoltare e raccontare.

sabato 11 febbraio 2012

ALLENARSI ! - Diario di produzione.0

Da due anni con Alberto coltiviamo il desiderio di raccontare di un posto magico, per me magico, per altri non saprei. 
Nevicava ed era il dicembre del 2009 quando abbiamo fatto le prime riprese in questo ventre di pietra, dove il cielo non sta sopra ma fuori. 
A qualcuno fa veramente schifo muoversi sotto questo soffitto di roccia, ma qui la storia e le storie saturano l'aria. Attraverso le voci di chi questa storia l'ha fatta, vogliamo ascoltare questo luogo: la scalata e le grotte,  i cunicoli e le tramogge, i rave e la boldoriella, l'industria del cemento e la discarica. 
Infine la frana, che ne segna il destino, e l'ostinata presenza di chi sale, comunque. Perchè un imperativo categorico continua nella testa a lasciare un lungo eco e nelle grotte un sordo rimbombo.
ALLENARSI!
A me e Alberto non resta che l'ingaggio ed il piacere di tentare un improbabile racconto per immagini.
In ogni caso, sempre e comunque: ALLENARSI!

Produzione - Lab80film
il teaser in HD