venerdì 24 maggio 2019

#perdersinmountainbike - Meccanoscritto

"Come in un tango lento la strana coppia di carne e metallo oscillava sinuosa.'

Quale sorpresa, arrivare al termine di questo romanzo di scritture collettive che racconta 50 anni di storie di lavoro e di lavoratori, di lotte di ieri e di oggi, scritte e narrate dai protagonisti. Autentiche "storie metallurgiche" sul valore e il senso del lavoro.
Quale sorpresa giungere al termine del libro e nell'ultimo racconto imbattersi in questa immagine di un futuro probabile, di un lavoro dignitoso che attende e verso cui il protagonista si avvia in bicicletta.
A queste parole pensavo l'altra sera mentre me ne tornavo a casa dopo il lavoro ed affrontavo il mio "cavalcavia" cercando di non scendere dalla bicicletta lungo l'erta salita.

"La prima sera di lavoro Giuseppe era dovuto scendere dalla bicicletta e spingerla fino alla cima. Ora. mentre illuminava la strada che sembrava sparisse, sapeva cosa l'aspettava. Smise di pedalare, respirò più lentamente, si piegò sul manubrio e immaginandosi altrove, curvò a sinistra. Affrontò il cavalcavia alzandosi sui pedali. Come in un tango lento la strana coppia di carne e metallo oscillava sinuosa.
Per un attimo, Giuseppe temette che il cavalcavia lo sconfiggesse di nuovo, ma non fu così. Stava per buttarsi nella breve discesa, quando si rese conto che di lassù si poteva vedere il suo quartiere e dietro l'intera città.
Diede un colpo di pedale e la discesa gli regalò velocità, spingendolo anche lungo il rettifilo."
 — presso Maresana Hill.

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