Giovedì 5 gennaio 2017, 15:25:12 – Scogliera Malpasso
– Varigotti
Sul bordo, cammino e osservo i miei piedi che
avanzano lungo il sentiero, un ricamo che si disfa' lungo il pendio. Sul bordo,
mi fermo ed osservo, esploro con l’animo irrequieto e curioso. La vegetazione
arruffata dal vento. Gli speroni di roccia erosi dal tempo. Il paesaggio
invernale mi circonda e pulsa di un’energia primordiale. I bianchi calcari del
Finalese, l’arido ocra della terra, i cangianti verdi della macchia
mediterranea. Infiniti cromatismi a colmare una tavolozza che si getta negli
inquieti blu di un mare in perenne movimento. Giochi di onde e spuma si perdono
in lontananza, sin dove ha termine l’allaccio dei monti e ancora oltre, verso
sud. Giochi di correnti e venti portano lontano, sin dove lo sguardo si riesce
a spingere, tra giochi di luce, riverberi e riflessi, di un sole basso all’orizzonte,
sin dove le acque sfumano negli azzurri tersi del cielo, dove non resta altro
che immaginare e sognare di terre e isole lontane, di altre vite e altre
storie. E lo sguardo torna ai miei passi lungo il sentiero sul bordo. Cammino,
mi avvicino e mi fermo, sul bordo. Ogni volta la medesima danza, la stessa
curiosità, come se non sapessi cosa mi attende oltre, sul bordo. Come non
sapessi: del vuoto che mi investe quando mi affaccio, della profondità dello
spazio in cui tuffo lo sguardo, della meraviglia che mi lascia senza parole,
dello stupore che si rinnova ogni volta. Pure sapendo cosa mi attende, ogni
volta non riesco a sottrarmi. Sul bordo cammino, sino a cercare il punto più
esposto e mi affaccio.
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