#2 UN'IMMAGINE DICE PIU' DI MILLE PAROLE
Venerdì 14 febbraio - ore 07:57:26 - Malga Cassinelli
Ha nevicato, ieri nel pomeriggio e quasi tutta la notte, c'è
energia nell'aria, con chiarezza la percepisco. Al risveglio la luna, quasi
colma, non è ancora scesa oltre il crinale della Forcella. Dalla finestrella
del bagno, la sua luce si sparge in una pozza sul pavimento, increspandosi tra
le venature del legno. Devo andare. Ascolto il richiamo, lo seguo nel buio e mi
ritrovo al Passo. Inizio a salire con quell'emozione che vibra sommessa da
qualche parte del mio corpo, forse nelle gambe, forse. Un vento teso fa correre
migliaia di cristalli sul manto candido, intonso. Sopra di me il cielo è terso
ma una fascia di nubi, a levante, copre l’orizzonte. È l’alba, per un istante
tutto si accende per spegnersi in un lucore senza profondità. Salgo nei prati e
nel bosco. La traccia nasce dietro i miei sci. Alla Malga ne ho la conferma,
nessuno è davanti. Una parte di me esulta sommessa, forse i muscoli. La Valle
dell’Ombra è una tela tutta per me, dove mettere in gioco il mio senso
estetico, le mie gambe e il mio fiato. Immagino già il segno nella neve
profonda che, se ben eseguito, diverrà il binario entro cui oggi in molti
saliranno alle Corzene. Ho un’ora di tempo, prima che debba scendere, un’ora in
cui cercare di fare le cose al meglio, per poi cavalcare quelle bianche onde
con la mia tavola. per reimmergermi negli impegni quotidiani. Mentre riparto,
da uno squarcio tra le nubi, un fascio di luce si proietta con prepotenza
attraverso lo spazio, sino a quando non trova un ostacolo sulla sua strada.
Impreziosite da candidi arabeschi, si accendono nella luce del mattino, le
bastionate della Regina.
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