Dove e’ piu’ leggero esistere
Dolce e’ vivere nell’aria …
Per un momento io lascio la vita sospesa negli angoli
E mi abbandono all’umana paura di essere liberi
Patrizia Laquidara “L’equilibrio è un miracolo”
Dolce e’ vivere nell’aria …
Per un momento io lascio la vita sospesa negli angoli
E mi abbandono all’umana paura di essere liberi
Patrizia Laquidara “L’equilibrio è un miracolo”
Sospeso |
Ciò che facciamo ciò che raccontiamo non assume un valore
direttamente proporzionale alla difficoltà del cammino intrapreso. La scalata
più difficile sulle pareti più impegnative delle Alpi, se raccontata male, non
susciterà emozione alcuna nel lettore. La passeggiata più semplice nel bosco
dietro casa, se raccontata onestamente, potrà diventare una bella e piccola
storia purché sappia veicolare emozioni.
Non è obbligatorio essere scrittori e non è necessario
avere affrontato grandi imprese, si può essere persone comuni con il semplice
desiderio di condividere lo stupore che si prova tra i monti. A patto che ci si
lasci guidare dalla passione, dal rispetto delle persone e dei luoghi che ti
hanno donato una storia, dall’attenzione verso il lettore sconosciuto a cui la si
vuole restituire. Nel raccontare storie si diventa come funamboli, sospesi in
equilibrio sul filo di un patto non scritto con la fonte ed il lettore, in cui
si deve cercare di essere eticamente corretti ed esteticamente piacevoli.
Prendendosi la responsabilità di fare emergere l’unicità della storia, per
restituirne a tutti la bellezza, decidendo cosa illuminare e cosa tenere in
ombra, cercando di essere autentici e non per forza obiettivi.
Scalare sui monti o tra le parole richiede lo stesso impegno.
Salire facili creste o difficili pareti, scrivere pensieri o un lungo racconto,
sono azioni che regalano soddisfazione ed appagano. Quindi il piacere non
risiede nella difficoltà del cammino intrapreso ma nella sensazione
d’equilibrio che riusciamo a trarne e, soprattutto, a trasmette. Nella speranza
che nasca il desiderio di fare un tratto di cammino al nostro fianco, nella
luce del mattino che si insinua tra i monti o sfogliando pagine di carta che
ancora odorano d’inchiostro.
Buon Cammino
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