Dopo
la Busa di Nese ci sono tre km di strada senza lampioni, buia, immersa
nel bosco. Amo percorrerla, ogni sera. A volte una volpe attraversa la
strada, altre gli occhi di una martora o un faina come braci si
accendono nel buio, altre ancora mi ritrovo un tasso immobile
sull'asfalto catturato dal fascio del fanale della mia moto . Ogni volta
sono pronto a cogliere queste presenze,
ma loro, i discreti abitanti della mia valle sono parsimoniosi nel
farsi vedere. Molte volte invece trovo Luigi che rientra a piedi dopo
avere mangiato giù, in paese, allora lo carico anche se non ha il casco e
lo accompagno a casa. Quindi continuo a salire e dopo il primo
tornante, imbocco il bivio a sinistra, ogni volta mi emoziono, quasi,
nel vedere le luci di Olera raccolte nel buio della conca.
Poco fa,
questa sera, mentre percorrevo il tratto buio, dei lampeggianti blu
hanno rischiarato il buio, ho incrociato la macchina della polizia
municipale e quella dei carabinieri che portavano le schede elettorali,
quelle delle europee, dal seggio del mio borgo al palazzo del Municipio.
Domani nel pomeriggio, alla luce del sole, la scena si ripeterà per le
schede delle comunali. In quella macchina, in quelle schede c'è il
nostro futuro, il futuro della nostra città. Comunque vada noi di GENTE
IN COMUNE ce l'abbiamo messa tutta e sono grato ai miei compagni di
viaggio e a tutte quelle persone che hanno voglia di sognare e con
coraggio desiderano abbandonare percorsi ordinari per intraprendere
avventure straordinarie. Se saremo riusciti ad arrivare al cuore dei
nostri concittadini insieme a loro avremo lo straordinario compito di
ricostruire la nostra città.
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