domenica 20 gennaio 2013

GUARDARE OLTRE - OVERLOOK HOTEL



Si sa che l'Overlook Hotel d'inverno è di difficle accesso e c'è il rischio di trovare Jack Nicholson con un’ascia in mano e strane “luccicanze” che riportano ad antichi fasti e truculenti fatti di sangue. Però non è l'atmosfera horror di Shining quella che percepisco ogni volta che risalgo in Val d'Ancogno, ma come sempre è un atmosfera da favola e l’unico “luccichio” che vedo è quello di infiniti cristalli di neve che tutto coprono. Anche l'altro giorno "l'accesso" è stato difficoltoso, Folletti e Ninfe si sono divertiti assai a prendersi gioco di noi tra luccichii di neve e luccicanze di ghiaccio. La neve appena caduta copre tutto, leggera e polverosa, Tito ed io saliamo lungo il sentiero e negli attraversamenti del torrente i Folletti ci hanno teso tranelli e se la ridono assai nel vederci scivolare e rischiare di andare a mollo, ma con un sapiente uso del sedere ci siamo riusciti a fermarci per tempo. Solo tracce di volpi e stambecchi segnano il manto bianco, occhietti furbi ci osservano da dietro i faggi. Sbuchiamo dal bosco e guardiamo verso Overlook, sapevamo che ... il primo tiro mancava, ce lo avevano detto, ma noi zucconi siamo voluti salire ugualmente. Speravamo che le Ninfe avessero intessuto gli spalti di Overlook con i loro mille giochi di ghiaccio, ma sono state monelle. Sul primo risalto hanno ricreato solo un'esile colonna di trine, stalattiti e candelette, ed ora se ne stanno tutte sugli spalti più alti, sorridenti e ammalianti, giocando a nascondino tra le magiche luccicanze delle loro gocce di gelo.
Noi siamo zucconi e se non ci han fermato i Folletti, non ci fermeranno di certo le Ninfe. Tra quei flussi dalle sfumature traslucide e cangianti, immobili nel gelo, desideriamo salire. Ai piedi dell’Hotel, non vedo alcuna possibilità di salire la fragile colonna, ma Tito ha strane visioni e mi mostra da dove vuole passare e mi dice: "Lì si che ci divertiamo, su ghiaccio sarebbe troppo semplice". Sorrido e mi dico: "Nessun problema, se non c'è ghiaccio c'è Tito." Lui si avventura tra neve e roccia, ciuffi d’erba e mughi, salendo, senza fare una piega, sino al primo spalto. Lo raggiungo facendo mille pieghe e ringraziando i ciuffi d’erba gelata ed i mughi che accolgono le mie picche. Ora, mentre le ninfe si nascondono tra i ghiacci, ci divertiamo salendo lungo le mura di questo algido Hotel, dalle cui finestre gli occhi possono guardare oltre e godere della vista di panorami fantastici, a volte solo e semplicemente interiori.

LA PHOTOGALLERY - Luccicanze e luccichii di Overlook Hotel


 

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