Si sa che
l'Overlook Hotel d'inverno è di difficle accesso e c'è il rischio di trovare
Jack Nicholson con un’ascia in mano e strane “luccicanze” che riportano ad
antichi fasti e truculenti fatti di sangue. Però non è l'atmosfera horror di Shining quella che percepisco ogni volta
che risalgo in Val d'Ancogno, ma come sempre è un atmosfera da favola e l’unico
“luccichio” che vedo è quello di infiniti cristalli di neve che tutto coprono.
Anche l'altro giorno "l'accesso" è stato difficoltoso, Folletti e Ninfe
si sono divertiti assai a prendersi gioco di noi tra luccichii di neve e luccicanze
di ghiaccio. La neve appena caduta copre tutto, leggera e polverosa, Tito ed io
saliamo lungo il sentiero e negli attraversamenti del torrente i Folletti ci
hanno teso tranelli e se la ridono assai nel vederci scivolare e rischiare di
andare a mollo, ma con un sapiente uso del sedere ci siamo riusciti a fermarci
per tempo. Solo tracce di volpi e stambecchi segnano il manto bianco, occhietti
furbi ci osservano da dietro i faggi. Sbuchiamo dal bosco e guardiamo verso
Overlook, sapevamo che ... il primo tiro mancava, ce lo avevano detto, ma noi
zucconi siamo voluti salire ugualmente. Speravamo che le Ninfe avessero intessuto
gli spalti di Overlook con i loro mille giochi di ghiaccio, ma sono state monelle.
Sul primo risalto hanno ricreato solo un'esile colonna di trine, stalattiti e
candelette, ed ora se ne stanno tutte sugli spalti più alti, sorridenti e
ammalianti, giocando a nascondino tra le magiche luccicanze delle loro gocce di
gelo.
Noi siamo zucconi e se non ci han fermato i Folletti, non ci fermeranno
di certo le Ninfe. Tra quei flussi dalle sfumature traslucide e cangianti,
immobili nel gelo, desideriamo salire. Ai piedi dell’Hotel, non vedo alcuna
possibilità di salire la fragile colonna, ma Tito ha strane visioni e mi mostra
da dove vuole passare e mi dice: "Lì si che ci divertiamo, su ghiaccio sarebbe
troppo semplice". Sorrido e mi dico: "Nessun problema, se non c'è ghiaccio c'è
Tito." Lui si avventura tra neve e roccia, ciuffi d’erba e mughi, salendo, senza
fare una piega, sino al primo spalto. Lo raggiungo facendo mille pieghe e
ringraziando i ciuffi d’erba gelata ed i mughi che accolgono le mie picche.
Ora, mentre le ninfe si nascondono tra i ghiacci, ci divertiamo salendo lungo
le mura di questo algido Hotel, dalle cui finestre gli occhi possono guardare
oltre e godere della vista di panorami fantastici, a volte solo e semplicemente
interiori.
LA PHOTOGALLERY - Luccicanze e luccichii di Overlook Hotel
LA PHOTOGALLERY - Luccicanze e luccichii di Overlook Hotel
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