giovedì 11 agosto 2022

#roccia - Arera di nuovo - Capanna 2000 e Piccolo Jury

Lo scorso fine settimana doveva essere "lungo". Lungo quanto basta per contenere tutta la meraviglia, il piacere e la fatica che ti possono donare un viaggio in bicicletta e la salita di una grande parete. Ma i desideri sempre devono fare i conti con gli accadimenti o più semplicemente si devono riporre in un luogo sicuro e ci si deve adattare alle condizioni metereologiche.

Ed è così che sabato mattina abbiamo fatto slalom tra una cellula temporalesca notturna ed una pomeridiana, saziando comunque la nostra voglia di meraviglia, di piacere e di fatica. Con Alessandro Ceribelli e Marco Cardullo sono tornato di nuovo in Arera, dove abbiamo salito una linea recentemente rimessa a nuovo dagli infaticabili Frank Bonetti e Alessandro Rinaldi: "Capanna 2000".
Una veloce sgambata ci porta alla base della parete, che gronda acqua un poco ovunque, ma la nostra linea non sembra messa così male. Quindi si parte. Su ogni tiro ci tocca scalare alcune sezioni bagnate ma la chiodatura sicura e la bella roccia azzurrina ci permettono di procedere. Ci godiamo l'arrampicata lungo sei belle lunghezze nonostante alcuni tratti discontinui. Insomma la via è consigliabilissima. Nel frattempo due cordate attaccano la Via dei Cugini e ci scambiamo due battute, scoprendo che si tratta di Frank e Alex con degli amici.
Giunti al penultimo tiro, sulla sinistra, scorgiamo una linea di fix che risalgono una serie di belle placche compatte. Chissà che via è?
Tornati alla base della parete ne esploriamo la porzione all'estrema sinistra e troviamo la targhetta d'attacco di "Piccolo Jury". Sopra l'Arera le nubi lasciano spazio ad ampi squarci d'azzurro, dai Laghi Gemelli e da Valcanale una cortina compatta e nera avanza e i tuoni fanno da colonna sonora. Ci si lega e saliamo, veloci, velocissimi. La via presenta due sezioni impegnative ma nel complesso non è difficile e ha il pregio di svilupparsi sempre su roccia ottima. Il muro d'acqua avanza da Valcanale e dalla valle di Mezzeno. Forse ce la facciamo. Quattro doppie e siamo a terra, tutto il materiale sparisce nello zaino e via di corsa. Arriviamo all'auto prima che si aprano i rubinetti del cielo
è una fortuna avere montagne così belle vicino a casa e persone che dedicano del tempo a chiodare e sistemare belle linee d'arrampicata.
Grazie a Franco Bonetti e Alex Rinaldi.
Se volete godervi questa piacevole combinazione, in attesa di un "lungo" fine settimana da vivere pedalando verso grandi pareti, ecco le relazioni.
Buone scalate
ps - Però, la prossima volta in Arera, ci si va in bicicletta.











Capanna 2000
Franco Bonetti e L. Merlini, estate 1996; richiodata nell’estate 2021/22 da Franco Bonetti, Alex Rinaldi e Simone Poli
200 m (6L)
6b A0 (6b obbligatorio) /RS2/II – 3h
Note: Itinerario vario e meritevole caratterizzato dal pronunciato tetto del V tiro (per inciso noi non siamo riusciti a salirlo in libera ma abbiamo dovuto fare un passo in A0), che sale lungo una bella serie di placche interrotte da balze e cenge. La via è ben attrezzata a spit e chiodi. Tutte le soste sono predisposte per la calata.
Materiale: due corde da 60 m, 10 rinvii, cordini, una scelta di friends medio-piccoli utile ma non necessaria.
Attacco: risalire risale la base della parete verso sinistra sino ad un pilastrino verticale di roccia compatta, scritta alla base.
Relazione:
L1: 35m 6a+. Muro verticale e poi placca compatta di movimento, quindi per balze erbose, verso sinistra, sino alla sosta (4 spit).
L2: 30m 6a. Procedere in diagonale verso sinistra puntando un tettino che si risale, proseguendo per una bella placca solcata da una fessura, poi si attraversa a sinistra rimontando muretti verticali (4 spit, 1 chiodo).
L3: 30m 6b. Traversare con attenzione a sinistra e poi risalire la fessura verticale bella e continua sino al suo termine dove si sosta sotto un tettino (1 chiodo, 5 spit).
L4: 35m 3. Spostarsi a sinistra e risalire in diagonale rampe erbose e brevi placche compatte sino sotto l’evidente tetto (1 chiodo, 1spit, 1 clessidra).
L5: 30m 6b A0. Salire sotto il tetto e rimontarlo direttamente con un passo decisamente impegnativo ma risolvibile anche in artificiale, poi si prosegue su bella placca compatta sino al suo termine (5 spit).
L6: 40m 6a. Salire in diagonale verso sinistra e rimontare una piccola pancia per entrare in un diedro più facile e si prosegue alla sua destra su placca fessurata sino alla sommità del pilastro (3 spit, 1 chiodo).
Discesa: si continua in arrampicata facile fino in cresta al primo intaglio anello di calata a sinistra che porta al ghiaione oppure raggiungere il secondo intaglio e scendere a piedi nel canalone; a condizione che non ci siano cordate impegnate sulla via è possibile scendere in doppia sulla via saltando S2 e S4 (30m, 60m, 60m, 30m).


Piccolo Jury
Franco Bonetti, Alex Rinaldi, agosto 2020
135 m (5L)
6a+ (6a obb.)/SR2/II, 2h00’
Note: bella linea, discontinua nelle difficoltà ma sempre su roccia ottima con alcune sezioni sorprendenti. Tutte le soste sono attrezzate per la calata in doppia. Visto il breve sviluppo è ottima da abbinare a qualche altra via della parete.
Materiale: due corde da 60 m, 8 rinvii, cordini, una scelta di friends medio-piccoli utile ma non necessaria.
Attacco: risalire la base della parete sino alla sua estrema sinistra, dove questa termina ed è caratterizzata da una compattissima placca appoggiata, targhetta con nome.
Relazione:
L1: 30m 6a+. Si parte con il passo chiave della via, passi d’aderenza per i piedi con una sola lametta tagliente per la mano, dopo più semplice, quindi balze e tratti erbosi, infine un’altra bella placca che porta in sosta (3 spit, 1 chiodo).
L2: 30m 4a. Muretto verso sinistra e poi si entra in un facile diedro verso destra di cui si percorre la placca fessurata di destra, sino ad una terrazza (1 spit, 3 chiodi).
L3: 20m 6a. Bella placca fessurata e verticale che si sale direttamente per uscire a destra alla sosta su una cengia (può essere concatenato al tiro successivo attenzione allo scorrimento delle corde).
L4: 25m 3. Trasferimento verso destra su cenge e risalti (1 spit).
L5: 30m 6a. Bella lunghezza verso destra su placche compatte ed erose. sino a guadagnare il filo dello spigolo, dove si sosta (5 spit).
Discesa: proseguire lungo la cresta e scendere dalla normale.



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