venerdì 18 febbraio 2022

#labicilettaeilbadile – incontri

I larici pennellano di ruggine le alte terre, macchie scure d'abeti ne segnano l'ombra prima di lasciare spazio ai pascoli e alle praterie. La prima neve ha spruzzato la cima dei monti. Il vento freddo soffia da nord e spazza il cielo facendo brillare la luce di blu.

E ci si ritrova in un bel giorno d’autunno a scalare in falesia. Perché le storie e le vite si sfiorano, si prendono e si lasciano. Attimi di vita passata a pedalare verso il Resegone, per salirlo con gli sci, si intrecciano ad attimi di vita passati sulle vertiginose bastionate di granito del Badile. E mi piace osservare quanta energia pulsa e fluisce tra le persone. Fisicità, socialità e affettività sono parole chiave che tornano anche questa volta e che mi riportano alla primavera 2020. Attimi difficili in cui eravamo confinati nella nostre case e così scrivevo nel marzo di quell’anno: “Quando il lockdown verrà allentato e sarà possibile fare attività sportiva all'aria aperta, lontano dalla folla, con il giusto distanziamento sociale, partirò da casa in bicicletta ritornando tra i monti. Non può essere tutto come prima”. E così è stato, con l’inseparabile amico Marco. E poi la voglia di raccontarlo per immagini, in un progetto condiviso con Alberto. Ostinatamente ci abbiamo creduto ed eccoci qui in Valmalenco, alla falesia di Albarete, in compagnia di Caterina, Martino, Smaranda e Fabio allegre voci che con leggerezza e profondità ci aiutano a raccontare questa storia fatta di donne, di uomini, di biciclette e di montagne.








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