“Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi
a fianco nuovi cammini.
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.”
Josè Saramago
Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre.”
Josè Saramago
C’è sempre un imprevisto, c’è sempre un contrattempo, c’è sempre una causa
di forza maggiore che ti impone uno stop. E ti fermi. E quando questo momento
arriva i progetti li devi mettere in un cantuccio e il lavoro fatto lo perdi. E
sai che quando ripartirai, ti toccherà ricostruirlo, questo lavoro, se non
tutto anche solo in parte. Ma non te ne preoccupi, anzi ne approfitti. Hai tante
cose lasciate in sospeso e che ti attendono. Altri progetti, altri desideri che
hanno bisogno d’immobilità e della quiete tra le mura di casa. Allora ti
avventuri tra le parole, quelle lette e quelle scritte, quelle da leggere e
quelle da scrivere. Esplori altri territori mentre il corpo riposa e si ripara,
con i suoi tempi e con le tue cure. Poi arriva un momento in cui hai bisogno di
sentire la fatica, quella fisica, quella del sudore che cola sulla pelle, del
respiro che gonfia i polmoni, dei muscoli che bruciano. Di questo desiderio, te
ne fai carico e inizi ad immaginare come sarà la prima uscita: la prima
scalata, la prima corsa, la prima pedalata. Infine arriva il giorno in cui esci
di casa e timidamente riparti. Che bello sentire il corpo in movimento e lo
ascolti, ti ascolti: il fiato grosso, il cuore che batte impazzito, il sudore
che s’incrosta sulla pelle, l’acido lattico che si accumula nei muscoli. Senti
che sarà dura e sai già che ci vorrà del tempo, tanto tempo, perché tutto torni
come prima. Ma non te ne curi e ti godi il piacere che scaturisce da quei momenti.
Piano piano allarghi il tuo raggio d’azione e ti dai sempre più tempo per
girovagare tra i boschi e le vette. I sentieri sono sempre gli stessi e le
montagne pure, nemmeno loro sono cambiate. Chi è cambiato sei tu. Ed eccoti qui,
tra i giganti spruzzati di neve, a cercare di correre e ripartire.
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