“UN GIORNO FORSE PER CASO
C’è un momento nel corso della vita, in cui si sente il
bisogno di raccontarsi in modo diverso dal solito.
Capita a tutti, prima o poi. Alle donne e agli uomini, e accade ormai, puntualmente, da centinaia di anni soprattutto nelle culture occidentali. Da quando, forse, la scrittura si è assunta il compito di raccontare in prima persona quanto si è vissuto e di resistere al’oblio della memoria.
È una sensazione, più ancora che un progetto non da tutti realizzato e portato a termine; quasi un messaggio che ci raggiunge all’improvviso, sottile e poetico, ma non di meno capace di assumere forme ben presto più narrative. Quasi un’urgenza o un’emergenza, un dovere e un diritto: a seconda dei casi e delle circostanze.
Capita a tutti, prima o poi. Alle donne e agli uomini, e accade ormai, puntualmente, da centinaia di anni soprattutto nelle culture occidentali. Da quando, forse, la scrittura si è assunta il compito di raccontare in prima persona quanto si è vissuto e di resistere al’oblio della memoria.
È una sensazione, più ancora che un progetto non da tutti realizzato e portato a termine; quasi un messaggio che ci raggiunge all’improvviso, sottile e poetico, ma non di meno capace di assumere forme ben presto più narrative. Quasi un’urgenza o un’emergenza, un dovere e un diritto: a seconda dei casi e delle circostanze.
E come se una vita uscisse da noi, contenitori e,
metaforicamente, conchiglie ancora in crescita.”
Così inizia il saggio “Raccontarsi” di Duccio Demetrio ed è proprio il “raccontarsi” l’elemento caratterizzante il ciclo d’incontri organizzati dal GAN e dal CAI di Nembro. Settimana dopo settimana, mese dopo mese, conoscenti e amici, volti nuovi e facce conosciute, si danno appuntamento per condividere immagini, ricordi e storie: frammenti della propria vita.
Martedì 19 ci provo anch’io, cercando di raccontare, con parole ed immagini,
Così inizia il saggio “Raccontarsi” di Duccio Demetrio ed è proprio il “raccontarsi” l’elemento caratterizzante il ciclo d’incontri organizzati dal GAN e dal CAI di Nembro. Settimana dopo settimana, mese dopo mese, conoscenti e amici, volti nuovi e facce conosciute, si danno appuntamento per condividere immagini, ricordi e storie: frammenti della propria vita.
Martedì 19 ci provo anch’io, cercando di raccontare, con parole ed immagini,
“Piccole storie verticali: lo scorrere delle stagioni”
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