martedì 20 settembre 2022

#roccia - Presolana – Ciccio e Siddharta

In Presolana. Ci sono luoghi dove ti piacerebbe mettere il naso ma ogni volta che passi sotto quella parete, la osservi e le giri le spalle e decidi di arrampicare sulle più rassicuranti e conosciute vie del Torrione Scandella. Poi, quando ti ritrovi fermo in sosta e recuperi il socio, lo sguardo non può non andare oltre il ghiaione e cercare di capire dove passano le due linee di scalata aperte da Gianmario Colombo e Giacomo Colombo nel 1990 e nel 1986. Eppure, è già dal 1993, anno di pubblicazione della preziosa guidina di Alessandro Ruggeri “Lo spit sulla luna”, che quelle due linee solleticano la tua curiosità, ma lasciare il certo per l’incerto richiede sempre una certa dose di energie. Quindi, ogni volta che rientri a valle, non prima di avere dato un’ultima occhiata a quel torrione caratterizzato da una fascia basale di strapiombi che proteggono l’accesso alle placconate soprastanti, ti riprometti di tornarci e di provare a salirlo. Passano gli anni e tu torni puntualmente a scalare sul meraviglioso calcare della Regina, ma non hai notizie di ripetizioni e non ci vedi mai nessuno su quelle linee, quindi ti limiti ad osservarle e non ti fai sedurre dall’incerto ma decidi sempre per il certo, la salita conosciuta e di cui hai informazioni fresche, relazioni dettagliate.

Poi, frugando in rete, ti imbatti in un post di Alessandro Ruggeri in cui scrive sinteticamente di una sua ripetizione dell’autunno del 2019: “"Siddharta" un breve, ma intenso viaggio tra le rocce della Presolana. Fine anni '80. Gianmario Colombo apre un paio di itinerari a sinistra del torrione sud della "Regina", accanto ad una più storica "Scandella". Pochi chiodi e una gradazione da "scala chiusa" rendono questi due gioiellini due itinerari severi e da percorrere con nervi saldi e buon uso di protezioni veloci.”
E poi trovi pure un report del 2013 su On Ice.it, scritto proprio da uno degli apritori. Così scrive Gianmario Colombo: “Dopo 23 anni di nuovo su questa via che ho aperto dal basso in modo alpinistico con Cecilia, Giac e Angela. Oggi con me Gioi. La via è (assieme alla Siddharta) poco ripetuta perché mai relazionata prima. È una salita impegnativa non tanto per le difficoltà, quanto per la chiodatura di stampo alpinistico. La roccia è sempre buona eccetto una breve rampa erbosa nel primo tiro. La linea di salita è sempre logica e molto estetici gli strapiombi ed il camino. … Dedichiamo questa salita (come già fatto quando è stata aperta) alla sig.ra "Ciccio" per decenni custode della Presolana e da poco tempo anche angelo di questa montagna.”
Solleticato da queste parole, propongo le salite a Marco ed Alessandro. La scorsa domenica abbiamo lasciato il certo per l’incerto e ci siamo diretti alla base di questo torrione per un nuovo microviaggio verticale sul calcare della Regina. La combinazione delle due vie non supera le 6 lunghezze di corda che, se ci limitiamo ai numeri, sembrano poca cosa ma vi garantisco che questi 240 metri di arrampicata hanno riempito alla grande la giornata e ci hanno riconsegnati al ghiaione basale stanchi e decisamente soddisfatti. La chiodatura alpinistica, qualche chiodo e vecchi cordoni nelle clessidre, coniugata alla necessità di sapersi proteggere con dadi e friend, rende le salite impegnative e mai banali. Entrambe sono caratterizzate da un primo tiro con una sezione d’ingresso strapiombante ed atletica e poi da rampe più facili dove prestare attenzione, mentre oltre la prima sosta la roccia è ottima e la scalata varia e di soddisfazione.
Non mi resta che ringraziare i miei due soci che mi hanno scarrozzato in giro, Gianmario e Giacomo Colombo per avere chiodato queste due belle linee e Alessandro Ruggeri che con le sue parole mi ha dato il giusto stimolo per andare a mettere le mani su questo gran bel pezzo di roccia della Presolana.
Ed infine mi resta solo una curiosità. Io non so nulla della signora Ciccio a cui è dedicata una delle vie, qualcuno mi può raccontare qualcosa in più di colei che è stata “per decenni custode della Presolana”?












VIA CICCIO E VIA SIDDHARTA
Attacco: dalla Cappella Savina continuare sul sentiero in direzione del canalone che porta alla Grotta dei Pagani ed alla via Normale. Giunti sul tratto di sentiero pianeggiante è ben identificabile il Torrione Scandella (o Torrione Sud della Presolana del Prato). Salire il ghiaione per una ripida traccia fino alla base della parete, individuare una traccia che sale verso sinistra e che conduce ai piedi del torrione posto a sinistra. L’attacco di Ciccio è posto sulla verticale della grotta nera, quello di Siddharta, un poco più a destra presso uno spuntone sulla verticale di una doppia fessura che solca il tetto iniziale.
Discesa: in doppia lungo la via (soste su chiodi con cordoni e maglia rapida) oppure proseguendo su terreno di II, III fino alla cresta che conduce in vetta alla Presolana Occidentale.
Difficoltà. Come scritto da Alessandro i gradi proposti sono severi e sugli strapiombini della prima lunghezza ci starebbe anche un mezzo grado in più, che io ho aggiunto nella mia relazione.
Ciccio (linea rossa) Siddharta (linea verde)

CICCIO
Gianmario Colombo, Cecilia Castelletti, Giacomo Colombo, Angela 1 luglio 1990
120 m (3L)
6a+/R3/II, 3h00'
Materiale: rinvii, cordini, nut, friend medio grandi (n. 3 BD), kevlar per le clessidre.
Relazione:
L1: 50m 6a+. Salire le facili rampe sulla verticale della grotta nera, aggirarla a destra e rimontare lo strapiombo soprastante verso sinistra, con movimenti atletici. Entrare nel diedro-rampa soprastante da seguire verso destra sino ad entrare alla base del camino, dove si sosta su 1 spit e 1 chiodo (5 chiodi, 2 clessidre cordonate).
L2: 40m 6a. Salire il camino, oltre il chiodo e la clessidra è utile un friend BD n3, sfruttare la parete di destra e giunti al bong giallo proseguire lungo la fessura di sinistra e uscire su placca fessurata. Al suo termine spostarsi a destra sotto uno strapiombino che si rimonta raggiungendo la sosta in comune con Siddharta su 3 chiodi e 1 clessidra (5 chiodi, 4 clessidre cordonate)
L3: 40m 5c. Salire lo speroncino a sinistra della sosta, uscire a destra su cengia sotto una placca compatta (2 chiodi ravvicinati) che si risale per poi spostarsi a destra alla base di un diedro, salirlo per poi proseguire lungo la placconata erosa, posta alla destra, sino alla sua sommità dove si sosta in comune con Siddharta su 1 spit e 2 chiodi (7 chiodi, 1 clessidra cordonata).
SIDDHARTA
Gianmario Colombo, Giacomo Colombo, 12 ottobre 1986
120 m (3L)
6b+ (6a+, A0) R3, 3h00'
Materiale: rinvii, cordini, nut, friend medi, kevlar per le clessidre.
Relazione:
L1: 35m 6b+ (6a+, A0). Puntare ad una placca giallastra (chiodo cordonato evidente) a destra di un pilastrino rossastro. Rimontare il pronunciato strapiombo soprastante inciso da fessurazioni verticali e parallele, uscendo verso sinistra. Continuare per muretti e speroni verso sinistra per giungere alla sosta su una cengetta con 3 chiodi e 1 clessidra (5 chiodi, 2 clessidre cordonate).
L2: 40m 5c. Salire direttamente sopra la sosta su placca verticale, uscire a destra e continuare lungo la verticale su placca fessurata ed erosa. Giunti sotto lo strapiombino aggirarlo a destra grazie ad un diedrino al cui termini si attraversa in placca verso sinistra raggiungendo la sosta in comune con Ciccio su 3 chiodi e 1 clessidra (4 chiodi, 5 clessidre cordonate).
L3: 45m 5a. Primo tratto in comune con la via Ciccio. Quindi dopo lo sperocino e la placca, giunti alla base del diedro continuare ad attraversare in placca verso destra sino ad aggirare lo sperone, senza entrare nel canale dove passa la via Scandella, proseguire lungo lo sperone su roccia compatta e ricca di erosioni d’ogni tipo, sino a raggiungerne il termine e sostare in comune con Ciccio (6 chiodi, 2 clessidre cordonate).

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